lunedì 16 giugno 2008

Elos Rea 120. Conclusioni dopo l'uso

dopo aver potuto testare con mano il Rea 120 della Elos, sono giunto alla conclusione che è un'ottimo reattore di calcio,adatto alle vasche di dimensioni per le quali è proposto.

tralascio la parte emotiva-estetica del primo approccio,per cercare di addentrarmi un po sulla tecnica e anche perchè ho già dedicato a questa prima parte,un post apposito. (qui)

dopo i primi 3-4 giorni di regolazione in cui avevo optato per la soluzione "standard" di circa una bolla di co2 al secondo in ingresso e circa 2-3 gocce in uscita avevo notato un lieve incremento di calcio e kh.
contattai allora Danilo per chiedergli se lo potevo spingere un pò, ma lui mi ha consigliato di lasciargli fare il suo lavoro graduatamente, di modo da non avere sbalzi eccessivi deleteri per la vita stessa della vasca.
lasciatolo in funzione per circa un mese con questo ritmo, ho riscontrato valori di calcio elevatissimi ( circa 675 ) cosa che mi ha convinto a staccargli la co2 del tutto finchè non sarebbe risceso attorno ai canonici 450.
dopo poco tempo ( circa una settimana ) detto valore si è riportato sui 450.
a questo punto decisi di farlo ripartire graduatamente, una bolla ogni 4 secondi di co2, e solo una goccia in uscita.
dopo una settimana ho già un valore di calcio in vasca tra i 500 e i 525 mg/l con una durezza carbonatica pari a 8°Dkh .
particolare contabolle.
ora continuerò con una bolla ogni 5 secondi,ma già penso che questo sia il mio settaggio ideale.
non possedendo un regolatore di ph ho dovuto settare varie volte il rapporto co2-ingresso-uscita , ma per chi possedesse o avesse intenzione di completare questo reattore con un regolatore di ph,può farlo benissimo in quanto il tappo(un blocco in plexiglass molto ampio) è dotato anche di un porta sonda.
particolare porte sonda.

una piccola ma utilissima particolarità di questo reattore è quella di avere uno stringitubo sul generoso tubo in silicone al posto del classico rubinetto.
particolare stringitubo.

so che alcuni reattori di calcio hanno avuto un problema di intasamento e riapertura dopo un po di tempo della loro uscita, con risultati, che non oso immaginare. ( ph bassissimo,acqua satura di calcio,possibilità di precipitazione,elevata presenza di co2 in vasca con possibile anossia e quindi morte di pesci e estremamente malpensando,dell'intera flora batterica nitrificante).
un'altra particolarità è che grazie all'uso di un particolare ingresso della pompa ehiem 1250 questo reattore non ha bisogno di deviate dalla mandata della vasca, o peggio di un'altra piccola pompa dedicata a questo compito.( con conseguente risparmio energetico e comodità nella manutenzione)
una nota di merito va anche,sia alla Elos per la scelta,sia alla Ehiem per la produzionedi una pompa silenziosissima,la Ehiem 1250,inudibile anche di notte e sopprattutto indistruttibile.
anche il collegamento tra il reattore e la pompa è stato intelligentemente pensato:non ha i classici tubi in plexiglass o pvc, ma 2 tubi in silicone,soluzione che permette di giostrare leggermente la posizione in sump piccole come la mia (40x40x40) in cui vi è già oltre allo scarico, uno schiumatoio tf1000 la risalita
particolare ingresso pompa

in ultimis una qualità che ancora non posso sfruttare è quella che, essendo costruito con materiali inataccabili dall'ozono,può essere tranquillamente utilizzato anche se si ha un'ozonizatore,senza avere timore di dannegiarlo.

credo sia un reattore realmente adatto alle vasche per il litraggio per cui è stato progettato e non ,come spesso accade,abbia bisogno di essere sovvradimensionato.
inoltre no ho idea di quanto realmente possa arrivare a produrre in termini di litraggio di acqua prodotta in quanto nella mia vasca, è già troppa una goccia di co2 ogni 4 secondi per un goccia al secondo in uscita.
per ora non posso far altro che dire che ha abbondantemente superato la prova. 10+

domenica 15 giugno 2008

turbellarie,tra soluzioni e disperazione

purtroppo e come sempre quando tutto gira per il verso giusto, qualcosa sotto sotto sta andando molto peggio.
ed ecco allora che per puro caso, ammirando quanto la vaschetta stia andando bene,vado a scoprire che ho ancora le turbellarie.
purtroppo l'animale più colpito è la mia prima acropora.si la prostratona è invasa da turbellarie.
cerco di non disperarmi e prendo la cosa con serenità sicuro di riuscire a farle fuori
levo fuori la prostrata e la immergo in una soluzione di acqua prelevata dalla vasca e betadine in misura di 3-5 ml per litro, per circa un quarto d'ora.
la mia sorpresa e la disperazione aumentano,non ce n'erano una o due ma decine e decine.
giro l'acroprora per vedere se ci sono anche loro,la cosa più temibile,le uova.
centinaia... decine di gruppi di palline arancio.
mi armo di coltello e inizia la parte per me più dolorosa. iniziare a tagliare la prostatona.
ho un'affetto per quell'acropora che ha dell'indicibile.
ne avevo fatto solo due frammenti,uno per caso di circa un centimetro e uno di 2-3 cm.
uno per Roberto,uno per Marco.
chiudo gli occhi faccio pressione ...stack... un ramo,lo controllo...pulito.stack.un'altro e un'altro ancora.finche tra le mani mi rimane solo la base.Viva.per me anche grande,piena di polipi,ma anche di uova.
non posso salvare altro.prendo coraggio e lo lavo sotto acqua corrente,per evitare di pensare di rimetterlo in vasca.
rilevo tutti i pezzettini e li incollo su una roccetta.
la mia prostratona non c'è più.neanche le turbellarie... per ora..
faccio un rapido controllo delle altre talee...niente per un po... finche non trovo un'altro ammasso arancione sotto la tabulare.ma questa volta ho asportato solo la parte con le uova con un bisturi.
betadine... e di nuovo in vasca.
per ora spero. tra qualche tempo,ripeterò l'operazione.

domenica triste,molto triste per me.

come accorgersi della presenza delle turbellarie?

la turbellaria è praticamente trasparente,con un corpo piattissimo e quindi di forma variabile.
questo fa si che non lo si vede su un'acropora,in quanto riesce a prendere quasi il colore dell'animale. in genere appare come leggermente più marroncino del colore dell'acropora
il parassita passa spesso inosservato, in quanto se l'Acropora è in salute,una sola turbellaria non può ucciderlo.ma morde il suo tessuto e lascia appunto il segno dei morsi.
piccoli puntini poco più chiari del colore dell'acropora sono segno di turbellarie.

le turbellarie fanno le uova solo sotto lo scheletro morto dell'acropora.
basta levare fuori dall'acquario l'acropora e osservare molto attentamente se ci sono piccoli agglomerati di uova.
le uova sono pressochè immortali.quindi o asportate tutta la base e tenete la parte sana del corallo,oppure asportate,portando via parte dello scheletro,tutto l'agglomerato di uova.




soluzioni: levare il corallo per intero prestando attenzione a non fare movimenti bruschi e spegnendo le pompe di modo che nessuna turbellaria riesca a staccarsi.
immergere il corallo in una soluzione di acqua della vasca e betadine ( acquistabile in farmacia) in rapporto un litro d'acqua/3-5ml di betadine.
risciaquare fortemente l'acropora di modo da garantirci che tutte le turbellarie siano staccate.
esaminare per bene il corallo. a volte dopo il bagno in betadine,la turbellaria assume un colore biancastro.

esamininare per bene le parti sottostanti del corallo,in generale tutte le parti dove ci sia scheletro nudo.eventualmente asportando come sopra con un bisturi o taleando l'animale ben più sopra la parte infestata da uova.
ripetere l'operazione,e qui purtroppo non conoscendo il ciclo vitale del parassita,non saprei dirvi ogni quanto.
io per precauzione ripeterò l'operazione settimanalmente,al fine di debellare per sempre questo pericoloso parassita.
se qualche visitatore conosce rimedi alternativi,o legge qualche mio errore è ben gradito un commento,al fine di poter eliminare questo parassita sia dalla mia sia da tutte le vasche in cui va ad insinuarsi.
ricordiamoci poi che le turbellarie colpiscono solo ed esclusivamente il genere Acropora,quindi Seriatopora,Poccillopora,Montipora ecc non sono a rischio e prosperano benissimo in una vasca affetta da Turbellarie

le foto sono in formato originale di modo da poterle vedere meglio. se ci cliccate sopra si apriranno in alta risoluzione.

potete anche trovare un'ottimo articolo sulle turbellarie qui: articolo sulle turbellarie reefitalia magazine

giovedì 12 giugno 2008

di tutti i colori


e dopo il mar rosso, si passa al mar bianco...
rientro da lavoro e mi trovo la vasca come in foto.

con alcuni amici , sia via msn che via reefitalia, si sta provando ad arrivare alle conclusioni.

l'ipotesi da me più accreditata è una riproduzione( rilascio di sperma)
alcuni amici hanno ipotizzato una fioritura batterica.
credo che sia da escludere perchè non ne vedo le cause che possano scatenarle.
chi mi dice reattore di calcio intasato e poi stappato
credo sia impossibile in quanto il mio Rea 120 dela Elos, non ha un rubinetto, ma un'apposito stringitubo studiato dalla casa, proprio per ovviare a questo problema.
ancora una precipitazione... ma nulla ho calcio a 500 e kh a 8

rimane l'ennesima possibilità... la riproduzione sessuata da parte di qualcosa... ma di cosa, è mistero.

ogni giorno una nuova....


a voi la foto :)

venerdì 6 giugno 2008

nuove foto
































rieccomi finalmente in versione fotografica, come questo piccolo pezzo di web vuol essere.
un grande amico, Daniele , mi ha fornito una nuova digitale, una canon power shot a630 da 8.0 megapixel. a lui dedico questo post.
la mia prima impressione è stata assolutamente pessima, e lo dico sul serio .... la mia ex nikon bastava accenderla e tutto prendeva vita da solo.
con questa digitale invece... beh moooolto più difficile , ma capace di fare foto incredibili.
ancora non sono riuscito a fare un buon uso delle centinaia di impostazioni, ma col tempo ,penso che non vi deluderò.
queste foto che posto sono un diciamo... 60% delle potenzialità di questa digitale.
un ringraziamento va anche a Pietro, che ieri notte con sovvraumana pazienza, mi ha aiutato nel settaggio delle impostazioni che poi ho usato per fare queste foto.( Pietro se per caso leggerai a te dedicherò il post quando mi insegnerai a fare macro :D )
ancora non ho preso confidenza con la funzione macro, ma a quanto dichiara la casa, e a quanto ho provato fuori vasca riesce a fotografare anche ad un centimetro di distanza.
dopo qualche ora di smanettamento, sto iniziando a capire come funziona e spero di riuscire un giorno ad utilizzarla al 100%.

Vorrei far notare una piccola particolarità,la digitata rossa che è di due colori è in realtà lo stesso e identico animale.
quella parte piu rossa è una talea che è rimasta nel vecchio taleario e che ho rimesso incollata alla "madre", a quanto pare ( credo sia li da qualche mese) le due parti non si riconoscono piu come parte dello stesso organismo, ma si "combattono" come farebbero 2 montipore appartenenti a colonie diverse...
eh... la natura!

e finalmente dopo tanto.... A VOI LE FOTO ...

sarebbe gradito anche un commento, sia positivo che negativo,purchè costruttivo ;) e come per tutte le foto cliccandoci sopra le potrete vedere in formato originale ( anche se queste sono ridotte)

mercoledì 4 giugno 2008

la vasca di Marco Steri


la nascita di una nuova vasca e di un nuovo blog non puo far che piacere e, visto che sono in attesa che arrivi la mia digitale nuova, volevo farvi vedere il blog di un grande amico, Marco Steri
marco.... ok la palestra del mini reef è stata aperta, affrontata e ... se ti decidi a far vedere le foto attuali delle colonie che hai in quel pezzetto di reef direi brillantemente superata.

cari visitatori... il blog di marco